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Come assaggiare e degustare l'olio d'oliva

L’olio è uno degli ingredienti che compongono l’impasto per pizza. Usare un pessimo olio comporta un peggioramento complessivo del gusto della pizza finita.
La degustazione dell’olio extravergine d’oliva è un’arte che consente di scoprire e apprezzare le sue caratteristiche uniche, rivelando la complessità degli aromi e la qualità del prodotto. Ogni olio racconta una storia fatta di territorio, cultivar e metodi di produzione, rendendo l’assaggio un’esperienza sensoriale completa.

Degustare un olio non è solo un piacere, ma anche un metodo essenziale per valutarne la qualità e comprenderne il legame con la terra da cui proviene. Con alcuni semplici accorgimenti, è possibile distinguere le diverse sfumature di sapore e aroma, riconoscendo i pregi e le peculiarità di un buon extravergine.

Il momento ideale e la preparazione

Per ottenere una valutazione ottimale, la degustazione dell’olio dovrebbe avvenire al mattino, lontano dai pasti e senza la presenza di profumi intensi o cibi dal sapore forte, come caffè o spezie, che potrebbero alterare la percezione sensoriale.

1) Versare e scaldare l’olio
Versa circa 15 ml di olio in un bicchierino di vetro, preferibilmente scuro, per evitare che la luce ne alteri le proprietà. Copri il bicchiere con una mano e scaldalo delicatamente con l’altra, facendolo ruotare leggermente. Il calore aiuterà a liberare gli aromi, permettendoti di cogliere al meglio le sue caratteristiche olfattive. L’olio dovrebbe raggiungere una temperatura di circa 28°C, ideale per la percezione dei profumi.

2) Analisi olfattiva
Dopo aver scaldato l’olio, scopri il bicchiere e annusa con brevi e ripetute inspirazioni. Presta attenzione ai sentori fruttati ed erbacei, che possono ricordare olive fresche, erba tagliata, mela verde, mandorla o carciofo. Un buon olio extravergine si distingue per la freschezza e l’intensità dei suoi aromi.

olio oliva

3) Assaggio e metodo dello “strippaggio”
Prendi una piccola quantità di olio in bocca e distribuiscilo su tutta la lingua. Aspira un po’ d’aria con i denti semiaperti: questa tecnica, chiamata “strippaggio”, ossigena l’olio e amplifica le sensazioni gustative. Cerca di percepire le caratteristiche fondamentali di un extravergine di qualità, come l’amaro e il piccante, che derivano dai polifenoli presenti nell’olio e ne indicano la freschezza e le proprietà benefiche.

4) Valutazione finale e pulizia del palato
Dopo qualche secondo, espelli l’olio senza ingerirlo e concentrati sulle sensazioni che lascia: la fluidità, la persistenza aromatica e l’eventuale retrogusto. Un olio equilibrato lascerà una piacevole sensazione di freschezza e armonia tra le note dolci, amare e piccanti. Tra un assaggio e l’altro, attendi qualche minuto e pulisci il palato con un piccolo pezzo di mela o pane neutro, evitando di alterare la percezione dei successivi oli degustati.

Seguendo questi semplici passaggi, potrai affinare il tuo palato e riconoscere le qualità di un vero olio extravergine d’oliva, valorizzandone al meglio il gusto e le proprietà.