Il futuro della pizza
La pizza napoletana può essere replicata perfettamente ovunque grazie all’Intelligenza Artificiale, parola di Massimo Bottura. Qualche giorno fa, il pluristellato chef e fondatore della rinomata Osteria Francescana è stato intervistato per una puntata di “Possible”, il podcast di Reid Hoffman (fondatore di LinkedIn) e della coautrice Aria Finger, sottolineando l’importanza del giusto utilizzo della tecnologia.
Un estratto dell’intervista è stato rilanciato e sottotitolato sul blog di Antonio Prigiobbo, uno dei maggiori esperti di startup in Italia e fondatore dell’acceleratore “NAStartUp”.
Secondo Bottura, l’IA potrà globalizzare ancora di più le tradizioni culinarie. “C’è un’azienda straordinaria a Modena – dice Bottura. Realizzare una pizza come loro è molto difficile, ma con una macchina che segue alla lettera la ricetta, puoi ottenere una pizza perfetta”.
Bottura aggiunge: “Se la tecnologia ti aiuta a ottenere la perfetta quantità di pomodoro, olio d’oliva e origano, oltre all’impasto e alla cottura alla giusta temperatura, puoi ottenere una pizza napoletana identica sia a Modena che nella Repubblica Ceca. Questo è il modo giusto di avvalersi della tecnologia”.
La cucina deve essere imperfetta
Tuttavia, Bottura trascura l’importanza delle imperfezioni in cucina, che a volte creano ricette straordinarie. “Grazie alla macchina – conclude – si eliminerebbero tutti gli errori umani, permettendo allo chef di pensare a nuove ricette senza perdersi in correzioni”.
Il parere di Antonio Prigiobbo
Le reazioni sui social non si sono fatte attendere. Antonio Prigiobbo, pur riconoscendo la maestria ed esperienza di Bottura, si trova in disaccordo. “Mi sono sentito particolarmente coinvolto da questo tema per due motivi. Da un lato, l’arte di fare la pizza, che fa parte della storia e della tradizione della mia famiglia, che gestisce da oltre cento anni Antica Pizzeria Prigiobbo. Dall’altro, mi occupo di innovazione e produzioni nel settore industriale da più di 30 anni e da 15 anni sono coinvolto nell’economia delle startup”.
Prigiobbo continua: “Perché Bottura è così affascinato dalle tecnologie per massimizzare la replicabilità dei suoi prodotti? Quando cerchiamo di massimizzare e standardizzare un prodotto, anche se eccellente, intraprendiamo la strada del processo industriale. Stiamo parlando di un prodotto artigianale, fatto con la manualità di un artigiano o di un artista. La cosa più buona di una pizza? Scoprirne una sempre diversa, sempre uguale e sempre buona. Provare e assaggiare sempre la stessa pizza farebbe perdere il suo fascino, la stagionalità e l’unicità dei prodotti freschi“.
Prigiobbo conclude: “La pizza è un prodotto che cambia di mese in mese, di stagione in stagione, con tanti ingredienti come il pomodoro, l’origano e molti altri. La pizza è per eccellenza una forma di artigianato e unicità, proprio perché cangiante”.
E nel frattempo?
Prima che l’intelligenza artificiale diventi in grado di replicare alla perfezione il ruolo del pizzaiolo, è bene imparare il mestiere! Se ti affascina questo mondo, Accademia Pizzaioli ha il corso che fa al caso tuo!